Dieta depurativa: realtà o falso mito?

20 Set 2023

Il mese di settembre segna in molti paesi nel mondo l’inizio di un nuovo anno accademico e porta con sé  buoni propositi e  nuovi obiettivi che non necessariamente riguardano soltanto lo studio o la carriera lavorativa. Un po’ come il Capodanno o il compleanno, anche il rientro dalle vacanze estive genera in noi una sorta di traguardo, un giro di boa che, inesorabilmente, ci farà “tirare le somme” sull’andamento del nostro percorso di vita. 

 

Uno degli argomenti più discussi in questo periodo di rinnovate promesse e nuovi orizzonti è quello della dieta depurativa, infatti, molte persone dopo le vacanze estive sentono l’esigenza di “tornare a mangiare bene” dopo aver passato un periodo di villeggiatura in cui, tra le altre cose, si sono abbandonate ai piaceri gastronomici al punto da perdere totalmente la regolarità o la moderazione nel consumo dei pasti. Ma cos’è la dieta depurativa? Possiamo quasi paragonarla ad un animale mitologico o a una creatura folkloristica: se ne sente tanto parlare ma oggettivamente non esiste e troppo spesso molti professionisti nell’ambito della nutrizione trattano questo argomento cavalcando tendenze con finalità commerciali e non terapeutiche. Quello di cui sarebbe corretto parlare è di cibi più o meno funzionali per il nostro organismo, imparando come usare al meglio gli alimenti che possono aiutare il nostro corpo a rigenerarsi dopo un periodo di stress o di “stravizi”, evitando invece ciò che può risultare tossico.

 

Possiamo quindi dire che è caldamente raccomandato rivolgersi ad un biologo nutrizionista per “porre rimedio” alle sregolatezze alimentari accumulate nel periodo di vacanza, evitando però le trappole commerciali della dieta depurativa. Il nostro biologo nutrizionista di fiducia, senza bisogno di terrorizzarci con “percorsi di depurazione”, creerà per noi un menù pensato per sostenere e pulire il nostro fegato e il nostro intestino, ci insegnerà come bilanciare gli alimenti per riprendere a nutrirci in maniera regolare senza rinunciare né alla salute, né al piacere e ci darà una prospettiva e un equilibrio da mantenere nel tempo con semplicità, diametralmente opposta al concetto di “dieta lampo di 3-5 giorni”.

Per chi ancora non ha incontrato il suo professionista di fiducia, il consiglio che vi diamo è di rivolgervi ad un dottore che parli in maniera accessibile, non sensazionalistica. Anche l’uso delle parole infatti è estremamente importante. Ci sono tantissimi nutrizionisti che, sia in ambulatorio, sia nei loro canali social, parlano di diete “depurative e disintossicanti”: attenzione, per un biologo nutrizionista intossicazione è una parola che indica una condizione fisica grave e rilevante, che non può risolversi con una banale dieta di cinque giorni, ma che al contrario può richiedere anche l’intervento di una visita medica specialista d’urgenza o di un ricovero in pronto soccorso. Il cibo è il carburante del nostro organismo: da un nutrizionista dobbiamo aspettarci un insegnamento per sfruttare al meglio questo “carburante” e trarne energia: non dobbiamo affidarci a una figura che usa il cibo per fare terrorismo psicologico usando termini aulici e incomprensibili o frasi fatte di tendenza. Affidiamoci ad un professionista che ci insegni ad amare la cucina sana e il nostro corpo, aiutandoci a realizzare i nostri obiettivi per l’anno che verrà.

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